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Si fa presto a dire resilienza: una storia di informatica italiana

 

Folium è una soluzione di Dedagroup Public Services in qualche modo simbolica. Forse non tutti, ormai, conoscono la storia del nostro Gruppo come realtà che dal 2000 ad oggi ha aggregato aziende ed esperienze molto diverse, spesso vere e proprie eccellenze nel loro campo. Fra queste eccellenze c’è la storica Agorà – un nome che molti ricordano fra i pionieri dell’Internet italiano: è lì che affonda le sue radici la nostra soluzione per la gestione documentale che è la più diffusa nella Pubblica Amministrazione italiana, anche a un’intelligente politica del riuso adottata da molti Enti che l’hanno fatta loro. Negli anni attorno a queste radici storiche sono cresciuti robusti rami, e ora il #dedateam di Digital Transformation Service guidato da Antonio Massari è rigoglioso di competenze, esperienze e referenze.

Fra queste, un Ministero che utilizza tutta la suite protocollo e con cui stiamo facendo un importante percorso di evoluzione: interfacce intuitive e ritagliate sugli utenti e nuova release erano pronte per essere annunciate quando all’inizio del mese scorso tutto si è interrotto per l’emergenza Covid-19.

Che fare?

Abbiamo assistito in diretta al grande, coraggioso balzo in avanti che la Pubblica Amministrazione italiana ha deciso di fare con questa emergenza: passare dalla politica del controllo e dei tornelli alla logica della responsabilità e dello smart working.

Certo, quando dallo slogan passi alla realtà mica è tutto così semplice: le applicazioni hanno i loro limiti, le reti i loro sistemi di sicurezza, e gli utenti le loro abitudini. Per citare uno stra-abusato John Belushi, quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Certo è difficile far passare questa immagine a chi ha una certa idea della burocrazia delle amministrazioni centrali, eppure stiamo tutti imparando, con questa emergenza, che quando situazioni di complessità inaudita si verificano sono proprio gli apparati quelli che sono capaci di attrezzarsi velocemente per la nuova situazione: è per questo che le metafore belliche vengono così spontanee.

Anche noi abbiamo avuto la nostra – pacifica, organizzata, dedicata – war room: in sei giorni e in sei notti abbiamo completato il passaggio alla nuova release, dotando 15.000 utenti di una soluzione certamente più adatta a supportarli nella gestione di tutti i processi che richiedono il protocollo nella situazione di smart working in cui si sono trovati ad operare. Abbiamo – noi e il team del Ministero, costantemente collegato e impegnato dai vertici ai tecnici - dato prova di capacità progettuale, realizzativa e tecnica. Comunicazione costante, piano di lavoro condiviso, attività che si sono inanellate una dopo l’altra con semplicità ed efficienza, standard di sicurezza elevati e garantiti. Un’interazione molto più serrata e costante del normale proprio in virtù della straordinarietà della situazione.

Come abbiamo fatto? Mobilitando le risorse, nostre e del cliente. Facendo leva sulle persone e sulla capacità che noi esseri umani abbiamo di farci strada con intelligenza nella difficoltà. E facendo leva sulla competenza informatica: in questi giorni si parla molto di sistemi centrali che vanno in panne, e il dibattito su come si potrebbe migliorare il livello qualitativo del codice utilizzato per le infrastrutture digitali del Paese è in corso e ci piacerebbe che fosse finalmente centrale nelle scelte per il futuro che ci aspettano. 

Perché è inevitabile chiedersi quali risultati potremmo conseguire come sistema Paese se fossimo capaci di trasformare in valore costante quell’eccellenza che le situazioni estreme sanno tirar fuori da noi Italiani. E #distantimauniti ripartire, anche dall’informatica e dal digitale Made in Italy.

Il #dedateam che ha lavorato con Antonio al progetto è formato da Federico, Alessandro, Mauro, Alessandro, Antonio, Claudio, Rosina.

#iorestoacasa #covid-19 #coronavirusitalia #italystaystrong