Nell’ambito dei crediti deteriorati, negli ultimi anni si è assistito ad un’inversione di tendenza. Da una parte, gli NPL (Non Profit Loan) presenti nei bilanci delle banche si sono progressivamente ridotti, grazie alla capacità del mercato di metabolizzare il fenomeno. Dall’altra, è cresciuto il mercato degli UTP (Unlikely To Pay) – crediti che non presentano un caso conclamato di insolvenza, e dunque hanno ancora una possibilità di sviluppo industriale – tanto da superare percentualmente quello degli NPL. Questo mutamento di scenario ci pone di fronte a una nuova sfida, perché gli UTP non riguardano solo l’ambito puramente finanziario, ma sono un tema di economia reale, con ricadute sociali. L’obiettivo diventa quindi reinserire in un circuito virtuoso di ritorno in bonis e di corretta gestione aziende che hanno un significato per il tessuto economico di determinati territori, e che magari hanno attraversato un momento di difficoltà, ma possono ancora esprimere e portare valore. Per farlo, è quindi necessario cambiare l’approccio, così come gli strumenti.
Intervistati da Bancaforte, a Vanes Bolandrini, Direttore Generale di RAD Informatica, e Enrica Cozzini, Operations Manager di Dedagroup Business Solutions, spiegano come l’Hub Finance & Data del Gruppo stia rispondendo a questo nuovo scenario. L’integrazione di una solida competenza sui dati con un know how di lunga data sul mondo dei crediti deteriorati ha infatti portato alla nascita dell’Onboarding Platform, una piattaforma specializzata sul mondo NPL e UTP, che consente di indirizzare con qualità, efficienza e velocità le esigenze degli operatori. Parte integrante della Deda Credit Platform, l’ecosistema per il credito che combina le soluzioni e le competenze delle realtà finance del Gruppo, l’Onboarding Platform accompagna la banca e il servicer lungo tutto il percorso, dialogando con entrambi i “fronti”: con la banca che cede, e chiede di fare l’estrazione del dato, e con il servicer che acquisisce.