Trento, 18 maggio 2023 – Si è conclusa la decima edizione di Stealth Day, l’evento annuale dedicato al comparto della moda di Deda Stealth, azienda che fa capo a Dedagroup e che da 30 anni, grazie alle competenze e alla propria piattaforma software, accompagna nella crescita i più grandi brand del fashion & luxury.
Ospiti di rilievo del settore e professionisti di Deda Stealth si sono confrontati su come innovazione e tecnologie di frontiera interpretano le nuove esigenze del mercato e contribuiscono a definire i nuovi paradigmi della moda: omnicanalità, sostenibilità, e una gestione efficiente della supply chain, sia su scala locale che globale.
Aprendo la giornata di lavoro, Marco Podini, Presidente Esecutivo di Dedagroup e CEO di Deda Stealth ha sottolineato: “Oggi, la sfida per le organizzazioni - non solo nel mondo del fashion, ma in tutti i mercati - è rappresentata dalla capacità di orchestrare le informazioni di cui dispongono e di ottenere valore dai dati in loro possesso. In questo contesto l’intelligenza artificiale, pur considerando il dibattito a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi che ha aperto a temi importanti, sull’etica e sul lavoro, è abilitatore di efficienza e velocità. Sono elementi, questi, fondamentali per accelerare la crescita e aumentare la competitività delle aziende. Per questo è necessario adottare un approccio concreto, pragmatico, e al tempo stesso consapevole del proprio impatto e dell’importanza di utilizzare dati affidabili, sicuri, accessibili”.
Entrando nel vivo della giornata, a parlare dei nuovi scenari del fashion abilitati dall’Intelligenza Artificiale, un supporto oggi strategico per le scelte dell’imprenditore, Riccardo Sciutto, former Luxury Shoes Brands Executive, che ha sottolineato come, in un contesto di trasformazioni continue, creatività e artigianalità debbano necessariamente sposarsi con l’innovazione per tenere il passo con la complessità e la variabilità del mercato e farne un’opportunità di crescita. L’Intelligenza Artificiale rappresenta quindi uno strumento capace di aprire nuove frontiere per l’industria della moda: da una pianificazione evoluta della produzione, che può diventare sempre più puntuale, adattandosi alle diverse esigenze dei mercati locali, ad una nuova relazione tra brand e cliente finale, grazie alla personalizzazione dei prodotti. Nuovi sviluppi in questo ambito stanno creando molto fermento anche nel comparto retail, come testimoniato dall’intervento di Google Cloud.
Il settore del fashion & luxury non può non considerare con grande attenzione l’interesse del consumatore verso acquisti più consapevoli, legati sicuramente alla qualità dei prodotti e dei materiali, che impattano profondamente su tutta la supply chain, ma anche ad una filiera sempre più tracciabile e trasparente, chiave essenziale per attuare modelli di moda circolare e sostenibile.
In questo contesto, il digitale diventa motore di cambiamento e stimolo alla competitività anche per le PMI della moda e della pelletteria. Il confronto tra Giulia Pesucci, Responsabile Organizzazione, Risorse Umane e Tecnologie Tivoli Group, e Andrea Agnolucci, CEO Deep, ha messo ben in luce come la trasformazione digitale dell’impresa sia fondamentale per sprigionare il massimo del suo potenziale, ma anche quanto sia altrettanto indispensabile che il cambiamento sia sostanziato dalla creazione di una cultura digitale e da un cambio di mentalità da parte delle persone.
È stata poi la volta delle testimonianze di Melanie Stocker, VP IT Product & Supply Burberry e di Giacomo Viglietta, Head of IT Philipp Plein. In particolare, Melanie Stocker ha raccontato l’evoluzione di Burberry negli ultimi anni, le attuali prospettive di sviluppo e quanto il digitale svolga un ruolo da protagonista e di supporto per il business. Giacomo Viglietta ha invece sottolineato quanto per Philip Plein dotarsi di un software capace di restituire una vista unica di dati e processi consenta di migliorare il rapporto tra brand e cliente finale. Un percorso di digitalizzazione che permette all’azienda di rispondere alle esigenze e preferenze dei propri consumatori in modo ancora più puntuale.
A chiudere la giornata di lavori Luca Tonello, General Manager di Deda Stealth e CEO di Zedonk, che, guardando al futuro, sottolinea: “Per rispondere alle sfide emergenti, il settore del fashion & luxury dovrà lavorare sempre più come ecosistema e la parola d’ordine sarà collaborazione tra gli attori della filiera. Siamo da tempo consapevoli del ruolo di Deda Stealth all’interno del sistema moda: supportiamo i brand nella loro crescita e li affianchiamo nell’affrontare, grazie al digitale, le trasformazioni del mercato. Questo è ciò che ci ispira e che facciamo da sempre grazie alla nostra capacità di visione sul mondo del fashion. Anticipare nuove tendenze e sfruttare la tecnologia per rispondere alle esigenze di oggi e a quelle di domani, è ciò che ci rende pionieri. Grazie a gruppi di lavoro agili e flessibili riusciamo ad integrare i nostri software con tecnologie di nicchia, che ci permettono di rispondere in modo puntuale alle nuove sfide. Lo stiamo vedendo con l’applicazione dell’intelligenza artificiale ai processi dell’industria fashion e lo abbiamo visto con il nostro modulo sulla sostenibilità che permette alle aziende di monitorare le proprie performance in questo ambito lungo tutta la catena del valore”.
Sponsor dell’iniziativa: Google Cloud, Planet, ORS, PWC, Deda Cloud, Thoughtworks, Sowre, RTT, TNP, Deep, MCG Minorini, Lectra, Wtrendy, Chaptha Systems, Sysdat.it, GUS, Olisoft.
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