Il valore universale della salute porta a ragionare, oggi più che mai, sul ruolo di primaria importanza che il sistema sanitario ricopre all’interno del tessuto macroeconomico. Le tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in atto evidenziano con rigore la necessità di colmare le evidenti disparità territoriali che limitano l’erogazione dei servizi nel nostro Paese, nonché di ridurre, attraverso delle strategie adeguate, gli aspetti critici di natura strutturale che caratterizzano il settore della sanità, per permettere una maggiore integrazione tra servizi ospedalieri, territoriali e sociali. Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione è la capacità di conseguire sinergie nella definizione delle strategie di risposta a rischi ambientali, climatici e sanitari.
In questo contesto, tecnologia e competenze – digitali, professionali e manageriali – sono gli elementi chiave e abilitatori per guidare l’innovazione digitale nella Sanità e nel Pharma. A tal proposito, il PNRR fornirà una spinta ulteriore per poter ridurre il divario con gli altri Stati europei (In Italia, la spesa sanitaria sul PIL risulta inferiore rispetto alla media europea) individuando all’interno della missione 6 le aree di intervento fondamentali per poter affrontare in maniera sinergica tutti gli aspetti critici messi in evidenza precedentemente. L’obiettivo è dunque di affrontare le tematiche emerse con un significativo sforzo in termini di riforme e investimenti, per allineare i servizi ai bisogni di cura dei pazienti in ogni area del Paese, migliorare le dotazioni infrastrutturali e tecnologiche e promuovere la ricerca e l’innovazione. Un sistema sanitario sostenibile, resiliente ed equo, infatti, non può prescindere dal ripensamento di processi e servizi, che devono essere integrati con il digitale e resi efficaci ed efficienti grazie ad una loro modellazione sulle esigenze dei principali stakeholder.
Da un’indagine condotta dal Politecnico di Milano emerge come il processo di digitalizzazione del sistema sanitario sia ancora frammentato e piuttosto disomogeneo. Da un lato, si rileva l’importanza di coinvolgere i cittadini con nuovi strumenti e servizi digitali, promuovendone l’adozione (nel 2021, solo il 38% dei rispondenti dichiarava di conoscere il Fascicolo Sanitario Elettronico). Dall’altro, invece, rafforzare lo sviluppo di alcune leve come la telemedicina, per garantire una più efficace integrazione tra servizi socio-sanitari. Nonostante la pandemia abbia accelerato la dotazione e l’utilizzo di strumenti digitali nella Sanità, risulta evidente la necessità di dare maggior impulso a questa trasformazione, per permettere di ridurre le barriere che rallentano lo sviluppo di un settore così strettamente legato alle dinamiche macroeconomiche che ci circondano. Il PNRR rappresenta una grande opportunità non solo per le risorse messe in campo, ma perché traccia gli obiettivi da perseguire per costruire la Sanità del futuro, dallo sviluppo di cultura e competenze digitali nei medici e nei cittadini a una più diffusa collaborazione fra i vari attori del sistema. Un primo passo in questa direzione riguarda anche la digitalizzazione delle cartelle esistenti. Tuttavia, per estrarre il reale valore dei dati è necessario che questi documenti possano essere interpretati e strutturati attraverso tecniche di AI, Machine Learning, Digital Knowledge Life: competenze che le aziende del Gruppo Deda hanno sviluppato in modo trasversale e coordinato fra loro.
Il contributo di Deda si focalizza in diversi ambiti strategici, in linea con le direttrici emerse nel PNRR ma ampliando ulteriormente il raggio di azione anche al settore Pharma: da Public Services a Cloud, a Finance & Data per supportare la trasformazione digitale della sanità.
La missione 6 del PNRR individua come leva per l’evoluzione della Sanità la Telemedicina, che mira a superare la frammentazione e la mancanza di omogeneità dei servizi sanitari offerti sul territorio. In questa direzione vanno i 7 miliardi individuati nella prima componente “Reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale” di cui 1 miliardo destinato esclusivamente alla Telemedicina. Nell’ambito della Sanità digitale, assumono dunque una grande rilevanza tutti quei servizi che consentono una piena integrazione socio-sanitaria ma anche quelli che sostengono forme innovative di assistenza domiciliare. In questo senso, risulta di fondamentale importanza l’identificazione di modelli condivisi, la definizione di standard strutturali e organizzativi per permettere di integrare in maniera armonica le tecnologie ai sistemi esistenti. Inoltre, assume sempre più importanza il governo dei dati, attraverso l'ottimizzazione dei processi e del controllo di gestione per superare una logica a silos e stimolare un'ottica decisionale data driven.
L’emergenza sanitaria ha sicuramente contribuito ad aumentare l’interesse e l’impiego di applicazioni di Telemedicina da parte dei medici, che hanno usufruito di tali soluzioni per attività di teleconsulto, televisita o telemonitoraggio. Tuttavia, sempre dall'indagine condotta dal Politecnico di Milano, emerge come le telefonate e le videochiamate risultino ancora essere il mezzo più utilizzato per il monitoraggio a distanza dello stato di salute. L’evoluzione del sistema sanitario passa anche dal miglioramento dei livelli di efficienza tramite la promozione dell’assistenza domiciliare e di protocolli di monitoraggio da remoto.
Il PNRR prevede anche un significativo potenziamento dell’infrastruttura tecnologica e applicativa del sistema sanitario, con l’obiettivo di sviluppare un approccio il più possibile data-centrico, che punti a migliorare la raccolta, il processo e la produzione degli stessi.
L’obiettivo è la piena integrazione dei documenti sanitari e di tutte le tipologie di dati e servizi che confluiscono nel Fascicolo Sanitario Elettronico, in una logica di piena interoperabilità. A questo proposito, l’utilizzo di un asset strategico come il Cloud può supportare questa transizione che deve necessariamente seguire i principi di libertà, cultura del dato e sicurezza. Infatti, una piena trasformazione digitale non può avvenire senza sicurezza informatica, che rimane un prerequisito fondamentale per rispondere alle minacce dei data breaches e dei cyber-attacchi, preservando l’integrità dei dati. A tal proposito, gli stessi principi vengono applicati anche nel settore farmaceutico, che necessita di soluzioni infrastrutturali per semplificare la gestione dell'ambiente IT e migliorare la scalabilità futura, sposando gli elementi chiave che emergono dalle linee guida GAMP 5.
Il valore della salute non passa solo dall’ammodernamento del sistema sanitario, ma anche di tutti i settori che ne supportano il funzionamento, come quello farmaceutico.
A tal proposito, l’emergenza sanitaria ha svolto il ruolo di acceleratore, contribuendo a creare nuove sfide per un settore che, in Italia, vale 34 miliardi di euro e contribuisce a due terzi dell’export complessivo del Paese.
Un’evoluzione in cui la digitalizzazione dei processi, l’uso dei big-data e le capacità analitiche sono sempre più centrali per aumentare sia l’efficienza che l’efficacia produttiva e favorire al tempo stesso un approccio quality by design.
L’efficientamento dei processi nella filiera del farmaco passa anche dall’adozione di soluzioni modulari, che permettano non solo di controllare aspetti puramente finanziari, ma anche di abilitare una trasformazione digitale totalizzante, che riguarda tutte le fasi di gestione, tracciabilità, stoccaggio e consegna. Grazie all’automazione e al monitoraggio dei dati è possibile, infatti, ridurre l’attività umana sui processi manuali, andando ad abbattere i possibili rischi di bias ed errore, pianificare attentamente la domanda in maniera coerente con le capacità produttive, gestire la qualifica di fornitori e produttori, ottimizzare elementi chiave come il magazzino, attraverso l’impiego di rotazioni intelligenti. Mantenere il controllo lungo tutta la catena di relazioni che caratterizzano il settore farmaceutico è un elemento chiave per armonizzare i processi e sfruttare tutte le potenzialità che la digitalizzazione rende disponibili.