La Data Governance per l'Insurance
Leggi la case e scopri le soluzioni adottate e i risultati ottenuti
Cliente: l’azienda è la filiale italiana di un gruppo
assicurativo e bancario internazionale
attivo in 14 paesi, con un fatturato
complessivo di 15 miliardi di dollari e un
portafoglio di 13 milioni di clienti: il 20% del
mercato internazionale. In Italia l’azienda
vanta un giro d’affari di 1,6 miliardi di euro,
generato da più di mille agenti diffusi
capillarmente in tutto il territorio e attivi
nella promozione di assicurazioni nei rami
Danni e Vita, nonché nella consulenza
specializzata in ambito assicurativo,
finanziario e previdenziale.
Contesto
Poiché operante nel settore delle
assicurazioni, l’azienda era dotata di un
vasto patrimonio informativo ricco non
solo di dati sensibili soggetti a rigorosi
regolamenti nazionali e internazionali,
ma anche di informazioni utilizzate
trasversalmente da più reparti e
indispensabili alla composizione dei
prodotti offerti alla clientela.
L’azienda aveva quindi l’esigenza
di inventariare tutti i suoi report e
sfruttarli per avere piena contezza della
provenienza dei dati, dei ruoli ad essi
associati, delle figure di responsabilità
nella loro gestione e, infine, della
loro destinazione nella costruzione di
polizze e prodotti assicurativi rivolti al
pubblico.
Difficoltà nell’individuare gli stakeholder dei dati
Nel corso degli anni, la stratificazione
dei dati e la crescita del loro volume
avevano reso difficile individuare con
chiarezza l’ownership delle informazioni.
Per ogni set di dati non erano individuati
dei ruoli di gestione responsabili della
manutenzione e della propagazione
delle informazioni. La nebulosità degli
stakeholder dilatava il tempo necessario
a ottenere informazioni specifiche, fino
a renderlo talvolta impossibile, con
ripercussioni negative sull’operabilità
delle informazioni.
Una visuale lacunosa sulle interrelazioni tra dati
In assenza di una topografia del
patrimonio informativo, l’azienda non
era in grado di tracciare in maniera
inequivocabile il ciclo di vita di un
dato, dalla sua origine ai suoi impieghi,
passando per le modifiche subite nel
corso del tempo e le parentele stabilite
con le altre informazioni.
La mancanza di un lineage dei dati
rendeva ogni modifica causa di
potenziali effetti imprevedibili all’interno
di report, polizze e prodotti.
Soluzioni
Compreso nei dettagli il contesto della
gestione dei dati all’interno dell’azienda,
abbiamo deciso di stendere le successive
linee d’azione secondo un approccio
bottom-up, dando quindi la priorità a
interventi risolutivi su aree di criticità
specifiche, così come indicate dal cliente,
rimanendo nell’ambito di un progetto
comunque scalabile per inglobare
settori più ampi della Data Governance
aziendale.
La mappatura completa dei dati e delle loro funzioni
La prima, indispensabile fase ha
richiesto la razionalizzazione di tutte le
informazioni pregresse.
Abbiamo scansionato tutte le banche
dati per capire l’esatta collocazione delle
informazioni e i processi in atto, per poi
assegnarvi degli stakeholder responsabili
del loro aggiornamento e manutenzione.
Abbiamo poi individuato il lineage
delle informazioni con due obiettivi
complementari: tracciare il percorso
fisico end-to-end dei dati, e quindi
il loro ciclo di vita completo, e
capirne pienamente la loro funzione
logica, identificando i modi in cui
partecipavano alla costruzione di
concetti di business complessi.
Un sistema custom interamente in cloud
Analizzate le esigenze di Data
Governance dell'azienda, abbiamo
provveduto a individuare un partner
tecnologico Microsoft con una solida
esperienza relativa alla componente
sistemistica.
Abbiamo quindi optato per fondare
il progetto di Data Governance su
una infrastruttura in cloud fully
managed, gestita interamente da noi,
a cui abbiamo poi affiancato servizi
di monitoraggio attivo sulla parte
sistemistica (SMS) e servizi di supporto
applicativo (AMS).
Un’attività di sensibilizzazione a supporto del progetto
Per garantire la piena riuscita degli
obiettivi dell'azienda, abbiamo disegnato
un progetto pilota integrando il
contributo di team interni ed esterni.
Abbiamo avviato un’intensa opera di
sensibilizzazione ai temi del governo
dei dati all’interno dei reparti aziendali
coinvolti dal progetto, creando
occasioni di incontro volte a spiegare le
sfaccettature della Data Governance e gli
effetti positivi che produce sui flussi di
lavoro e sulla produttività aziendale.
Risultati
L’attribuzione trasparente delle responsabilità dei dati
L’assegnazione chiara di stakeholder
a dati e processi ha fatto sì che ogni
informazione acquisisse un ruolo
responsabile della sua manutenzione
e distribuzione all’interno dell’azienda.
In questo modo, ogni reparto
aziendale può rapidamente individuare
un’informazione, la sua posizione e i suoi
garanti. I processi che coinvolgono le
informazioni vengono così ottimizzati in
un’ottica di massima efficienza.
Il pieno controllo sulle ramificazioni di ogni scelta
La scansione dei metadati e la
ricostruzione del loro lineage fisico ha
reso possibile associare un set di dati
specifico a ciascun concetto di business.
La mappatura del ciclo di vita di ogni
dato, inclusiva delle interconnessioni
tra informazioni e reparti, ha permesso
di ottenere un quadro di riferimento
complesso. Sfruttandolo, oggi l'azienda
può condurre analisi d’impatto
dettagliate, capaci di restituire una
visione olistica degli effetti di ogni
possibile scelta sull’intera infrastruttura
informativa.
Lo sviluppo di una cultura aziendale data-driven
Grazie al coinvolgimento di più team in
un attento processo di sensibilizzazione
interna, l’azienda ha mosso i primi passi
nello sviluppo di una cultura comune
data-driven, in cui i ruoli chiave sono
capaci di riconoscere la funzione e
la cardinale importanza della Data
Governance, entrando in possesso degli
strumenti e delle competenze necessarie
a gestire i dati in modo responsabile,
all’interno di workflow standardizzati ed
efficienti.