L’utilizzo di tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e l'Intelligenza Artificiale (AI) è sempre più diffuso e sta cambiando il mondo della produzione di beni di largo consumo e del retail. Secondo Markets and Markets, la dimensione globale dell’IoT nel mercato al dettaglio dovrebbe crescere da 14,5 miliardi di dollari nel 2020 a 35,5 miliardi di dollari nel 2025. La società di ricerche Markets Study Report afferma inoltre che dai 3 miliardi di dollari raggiunti nel 2019, il mercato dell’AI nel retail dovrebbe arrivare a 24 miliardi di dollari nel 2027.
È quanto riporta un articolo di Digital4, che si concentra su una particolare combinazione di AI e IoT che sta riscuotendo sempre maggiori consensi tra retailer e produttori di beni di largo consumo: la tecnica della computer vision. Coniugando immagini digitali provenienti da telecamere e video con il deep learning, i computer possono imparare a identificare oggetti e persone. Analizzando poi i dati raccolti, l’AI consente di ricavare informazioni dettagliate sul profilo demografico dei clienti e sui loro acquisti.
Un importante strumento, che permette ai produttori di ricevere informazioni sul sell out, ovvero di sapere esattamente chi ha comprato, cosa e dove, al fine di pianificare campagne di marketing sempre più mirate. Dal punto di vista del retailer, invece, è possibile ottenere, da una parte, dati sulle preferenze di acquisto degli utenti, e, dall’altra, indicazioni sulla necessità di riallestire lo scaffale.
Quello dell’AI e dell’IoT è un ambito di particolare interesse per il Gruppo: in questo contesto si inserisce la soluzione Eye-Shelf di Dedagroup Business Solutions, che, avvalendosi di un algoritmo proprietario di deep learning e di una rete neurale addestrata per riconoscere sia i prodotti che il consumatore, è in grado di offrire indicazioni su quale prodotto è stato prelevato da un frigorifero o da uno scaffale e da chi.