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Crediti deteriorati: nuove strategie tra prevenzione e automazione

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Vanes Bolandrini
CEO, RAD Informatica

12 February 2025

Secondo l’ultimo report di PwC, The Italian NPE Market, pubblicato a dicembre, nella prima metà del 2024, per la prima volta da quasi un decennio, il volume totale degli NPE è aumentato marginalmente, raggiungendo i 54,8 miliardi di euro.  

Anche i tassi di default sono lievemente cresciuti, specialmente nel segmento aziendale, pur rimanendo sotto i livelli del 2019/2020. Il dato riflette, tra gli altri fattori, la riduzione significativa dei prestiti garantiti dallo Stato: le garanzie statali fornite alle piccole e medie imprese durante l’emergenza Covid, che avevano raggiunto oltre 200 miliardi di euro, sono ora più che dimezzate (valgono 91 miliardi di euro a maggio 2024) grazie al rimborso delle rate. Rimangono comunque rilevanti rispetto al periodo pre-pandemia.  

In generale, l’Italia continua a registrare buone performance: in particolare, i prestiti classificati Stage 2 sono diminuiti del 17% nella prima metà del 2024, passando da 211 miliardi di euro a 177 miliardi di euro e la loro quota sul totale dei prestiti è scesa dal 9,6% all’8,2%.  

Si tratta di crediti che manifestano un aumento significativo del rischio, ma senza evidenze oggettive di una riduzione di valore. Sono quindi, a tutti gli effetti, crediti “vivi”, che hanno una buona probabilità di essere riportati in un contesto virtuoso, purché siano intercettati per tempo, monitorati e gestiti in modo efficace. Lo stock dei crediti Stage 2 rimane comunque importante e rappresenta una delle priorità strategiche anche per il 2025.   

In questo contesto emergono due esigenze fondamentali: da un lato, la necessità di migliorare l’efficienza nella gestione degli NPE, recuperati solo al 20% dal 2015. Un dato che lascia ampio spazio di miglioramento.Dall’altro lato, un progressivo cambio di prospettiva, dal recupero alla prevenzione, attraverso strumenti di monitoraggio predittivo e mitigazione dei rischi.   

In entrambi i casi, la tecnologia offre una soluzione efficace.

L’automazione nella gestione del credito

 

Sono tre i principali ambiti applicativi dell’automazione nella gestione dei crediti NPE.  

Efficientamento dei processi
– L’uso di Robotic Process Automation (RPA) e Business Process Monitoring (BPM) consente una gestione più mirata dei portafogli. 

Analisi avanzata
– L’integrazione tra dati macroeconomici e informazioni sui clienti permette di individuare aree critiche e condurre stress test predittivi.  

Tecnologie analitiche
– L’uso di dati esterni, ad esempio catastali o legati a protesti e pregiudizievoli, migliora la qualità delle valutazioni, potenziando i modelli predittivi e riducendo il rischio di errore. 

 

Evoluzione tecnologica e co-creazione con i clienti

 

Le nuove tecnologie sono anche elementi con cui si può innalzare i livelli di collaborazione e co-creazione con i clienti. Uno dei trend più interessanti è la transizione verso piattaforme di sviluppo low code, che garantisce una maggiore flessibilità e velocità: in questo caso, i clienti sono coinvolti direttamente nella definizione e nell’attivazione dei processi, rendendo il software nativamente più interattivo ed efficiente.   

L’adozione di piattaforme low code rappresenta così una linea evolutiva importante, che consente ai clienti di personalizzare e automatizzare i processi in tempo reale, rendendo il software più flessibile ed efficace.  

Un esempio è il progetto che abbiamo avviato con un nostro importante cliente
, volto a ridisegnare le strategie di gestione del credito attraverso la co-creazione con gli utenti.
 

Nel 2025 questa modalità di integrazione e co-operazione con i clienti diventerà la
nostra principale strategia per lo sviluppo futuro dei nostri software. 
 

Un nuovo modello di fornitura dei servizi



In Deda, stiamo lavorando per trasformare in chiave modulare anche il nostro modello di fornitura dei servizi, per garantire ai nostri clienti un accesso più flessibile anche ai singoli applicativi. 

 

Al tempo stesso, costruiamo sinergia profonda con tutte le altre aziende dell’area Banking & Finance di Deda che si occupano di crediti: così le nostre competenze e soluzioni in questo ambito abbracciano l’intera supply chain, offrendo alle aziende più strutturate una piattaforma completa per la gestione di tutta la filiera.

 

Dalla valutazione degli asset e del merito creditizio, all’onboarding di portafogli di crediti NPL/UTP, al BPO per l’automazione dei processi, alla gestione della finanza agevolata e del corporate lending, fino ad arrivare al monitoraggio e all’eventuale azione di recupero: offriamo un intero ecosistema dell’innovazione focalizzato in questa specifica aree e collaboriamo con le altre aziende del gruppo per ampliare l’offerta e rafforzare la presenza sul mercato italiano ed europeo. 

 
 
 
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