Le idee innovative, e con esse la tecnologia che le realizza, accelerano in maniera esponenziale, nonostante la terra giri sempre alla stessa velocità. È interessante vedere come anche la Pubblica Amministrazione stia accelerando, provando a costruire all’interno della sua organizzazione nuove modalità di erogazione dei servizi pubblici caratterizzate da quella immediatezza, simultaneità e semplicità d’uso tipiche dei servizi digitali cui accediamo nella nostra vita quotidiana, in azienda o con gli amici.
L’idea che l’organizzazione interna di un Paese non debba necessariamente tenere conto di come il mondo è cambiato è in corso di sradicamento. C’è ancora da lavorare ma siamo sulla strada giusta
Una PA che
cambia, che semplifica e velocizza la relazione con i cittadini e con le
imprese, non agisce solo con l’obiettivo di ottenere maggiore efficienza o di
migliorare la governance dei servizi standard offerti ai cittadini.
L’accento
dev’essere posto, a mio avviso, su obiettivi diversi, come per esempio lavorare
sul concetto di design dei servizi pubblici per rispondere più adeguatamente alle
esigenze di community, social e real‑time che i cittadini e le aziende non
percepiscono più come appannaggio del settore privato. Qualche azienda ha già
tracciano la rotta verso questo futuro della PA, qualche altra segue a ruota, a
volte mascherando l’ammodernamento delle proprie soluzioni come vera innovazione.
Qualche altra azienda, invece, aspetta inutilmente il regredire degli eventi.
Negli
anni, la nostra azienda ha partecipato ai lavori degli attori impegnati a far
leva sulle tecnologie digitali per cambiare le modalità di costruzione ed
erogazione dei servizi pubblici in Italia.
Abbiamo
seguito da vicino la genesi del Piano Triennale e al tavolo di Confindustria
Digitale dedicato a ANPR per esempio, così come abbiamo preso parte a diverse edizioni
dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano e dei Cantieri
Digitali della PA di Forum PA.
È
anche nel corso di queste iniziative – e soprattutto nella possibilità di
verificare quotidianamente i benefici concreti che l’evoluzione delle nostre
soluzioni per la PA hanno portato ai nostri clienti – che abbiamo potuto
toccare con mano la bontà delle scelte industriali del Gruppo: scommettere
senza riserve sull’utilizzo del cloud quale leva di cambiamento profondo delle
modalità di costruzione, organizzazione ed erogazione dei servizi delle PA in
ottica fully digital.
Next è innovazione ante litteram: è un ecosistema concepito su idee nuove e sviluppato nativamente su tecnologia cloud. È nato ancor prima della sperimentazione di ANPR, delle due edizioni del Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, delle direttive AgID per la qualificazione dei SaaS. E, non a caso, Next è stato il primo software SaaS per la PA a ottenere la qualificazione AgID.
Prima di tutto ciò, Next era già una giovane realtà installata su centinaia di Enti.
Oggi è un
solido strumento a supporto del cambiamento degli Enti, dal centro alla
periferia.
Next è
senz’altro anche un grande motivo di orgoglio per tutti coloro che lavorano alla
sua realizzazione: è nella costante attenzione con cui sviluppiamo nuove
funzionalità che tutti noi contribuiamo alla costruzione e alla messa in opera
di un nuovo modo di erogare i servizi pubblici.
La nostra factory è aperta e sinergica in ogni parte del suo
DNA: Next è una soluzione sviluppata da un team di persone giovani.
A questa freschezza, velocità e dinamismo, si aggiunge tutta l’esperienza – consulenziale e progettuale – delle persone che da molti anni lavorano in Dedagroup Public Services per accompagnare gli Enti nel proprio percorso di digitalizzazione.
Next nasce, dunque, nel solco dell’innovazione non soltanto perché accoglie nativamente i grandi cambiamenti normativi introdotti da AgID e dal Team per la Trasformazione Digitale.
Ma anche perché la nostra cultura aziendale, quella dei nostri sviluppatori e quella dei nostri consulenti, affonda le radici nella volontà di credere e investire in un progetto con cui l’Ente cambia, diventa digitale.
Ed è in questo mix di elementi interni ed
esterni – la fabbrica, il cloud, la comunità e la condivisione come leva di
cambiamento – che si basa il nostro lavoro per le PA di oggi e di domani.
Aiutiamo gli Enti a lavorare in modo più omogeneo, per esempio, in virtù del fatto che Next recepisce e restituisce in tempo reale – raccogliendole e integrandole da oltre 480 enti dislocati su tutta la geografia del territorio nazionale – le informazioni su cui si basa la gestione di un procedimento specifico: sia che si tratti del pagamento della retta scolastica, sia che si tratti della domanda che un giovane imprenditore presenta sul SUAP.
La circolarità delle informazioni, il fatto che Next riesca a mettere a disposizione di tutti e in tempo reale questo grande patrimonio informativo, è davvero la chiave di volta su cui abbiamo costruito il nostro ecosistema.
Next sviluppa
e gestisce un numero di informazioni molto elevato, mettendo in connessione le
reti delle PA locali, così come andando a automatizzare lo scambio informativo
tra il centro e la periferia, come accade per ANPR, per esempio.
Tale cooperazione
tra gli Enti centrali e gli Enti locali genera una quantità di flussi che sono vivi 24 ore al giorno. Per esempio, nel
cuore della notte Next prepara ed instrada flussi di fatture e comunicazioni
ANPR, oppure scambia protocolli e comunicazioni di diversa natura, come per
esempio i flussi di comunicazione tra l’interno e l’esterno dell’Ente.
In altre
parole, Next prepara la scrivania virtuale di coloro che nelle PA devono
traguardare il cambiamento in ottica digitale dei servizi pubblici, aiutandoli a
semplificare l’operatività e a velocizzare i processi decisionali. Il cloud, che
per sua natura non ha un confine proprio, raggiunge l’operatore nella massima
sicurezza ogni qualvolta egli voglia visionare lo stato delle attività o
completarle, in mobilità ed in qualsiasi orario.
Mentre voi
leggevate questo articolo, o se volete nel tempo che avete speso a condividere
un caffè con i colleghi, Next ha generato con i suoi oltre 12.000 utenti ben:
Next è tecnologia cloud sempre accesa per tutte le PA che vogliono cambiare.
Per andare al di là dei device con cui i cittadini e le imprese entrano in contatto con le PA queste devono comprendere che la comunità di cui esse sono espressione può davvero fare la differenza in questo percorso di cambiamento: lavorare online porta con sé degli elementi immateriali, invisibili quasi, che però fanno la differenza nel lungo periodo: un sistema SaaS come il nostro Next contribuisce al rinnovamento profondo delle PA anche perché è più sostenibile dal punto di vista del dispendio delle risorse energetiche: tutti gli avviamenti e l’assistenza sono gestiti in cloud.
Al tempo stesso, Next sopperisce alla ormai cronica mancanza di personale tecnico all’interno degli Enti, così come alla scarsità di risorse economiche con cui far evolvere le infrastrutture hardware. Il grande dinamismo che il cloud e il SaaS ci offrono sono davvero una leva con cui le PA possono lavorare meglio tra di loro e offrire servizi migliori ai propri stakeholder. Una naturalezza e una semplicità che si riverbera sui benefici tangibili che i cittadini possono ottenere, per esempio avendo accesso – in tempo reale, in mobilità e a prescindere dalla geografia – alle informazioni o ai servizi di cui possono aver bisogno. Una semplificazione dei processi che, al tempo stesso, nutre e alimenta la comunità di Enti – e delle persone che ogni giorno lavorano all’interno degli Enti per offrire servizi a tutti noi – in un percorso di cambiamento che si basa sulla condivisione delle informazioni e delle migliori esperienze di cambiamento.
Per questo abbiamo costruito Next con un’ottica di piattaforma in costante evoluzione e per stiamo lavorando per rendere disponibili all’interno della Next Community questo grande patrimonio informativo. Insieme alle informazioni, la Next Community è anche bacino di raccolta di best practice provenienti da esperienze e territori variegati. Mettendo a fattor comune dati e progetti, mixando informazioni e modus operandi, abbiamo costruito insieme alla comunità degli innovatori con cui lavoriamo ogni giorno una strada di evoluzione che crediamo essere cruciale per stimolare un nuovo modo di disegnare i servizi pubblici.
Continuare a far crescere questa comunità – una comunità di persone che cambiano l’Ente partendo dal suo interno – è per noi una delle caratteristiche fondamentali con cui innescare l’evoluzione delle PA e il modo in cui queste si relazionano con i cittadini e con le imprese. Anche se siamo stati i primi a fare questo salto, sappiamo bene che la strada da percorrere è ancora lunga, andiamoci insieme.