La prima volta che parlai di Redazione distribuita e di Social Media Strategy ai miei colleghi correva l’anno 2012. In Dedagroup, allora, lavoravano poco più di 600 persone, il senso di appartenenza al Gruppo non era molto sviluppato e il modello di governance federativo applicato a quel tempo garantiva ampi spazi di autonomia alle diverse realtà.
L’idea di lavorare insieme alla costruzione dei contenuti e di una leadership di pensiero collettiva, rafforzando la percezione e il posizionamento del brand, ha attratto inizialmente un gruppo circoscritto ma molto coinvolto di persone.
Come sempre accade quando le idee nuove attecchiscono e contribuiscono a favorire l’evoluzione di un’organizzazione, il gruppo di colleghi e colleghe era eterogeneo, diverso e disperso sul territorio. Per fortuna in Dedagroup non è mai mancato il walk the talk: anzi, la concretezza e la tendenza a sperimentare al nostro interno molti degli approcci – e relativi strumenti - caratteristici della Trasformazione Digitale che proponiamo al mercato sono nel nostro DNA.
Sono diverse le iniziative interne che con questo team allargato di colleghi abbiamo realizzato, sempre con l’obiettivo di far circolare la conoscenza, costruire l’integrazione e imparare gli uni dagli altri.
Dal costring…, ehm, convincere il management ad adottare il formato Ignite* nel kick off annuale, liberando spazio per contest interni basati sulla premiazione dei migliori progetti, all’animazione della nostra community su Yammer, al formare 25 colleghi affinché facilitassero altrettanti gruppi di lavoro in un’edizione di Ignition in cui 1000 Dedagroup People si sono distribuiti sugli spalti dell’Unipol Arena armati di lavagne, post it e voglia di mettersi in gioco. In questi anni abbiamo costruito un’identità, e operato scelte organizzative e tecnologiche che ci hanno permesso di diventare un’azienda conosciuta e apprezzata nel panorama IT nazionale, con importanti esperienze internazionali.
Ora ci sentiamo pronti per avviare una nuova fase della nostra comunicazione esterna.
Quest’anno le nostre iniziative di comunicazione saranno affidate a un gruppo di colleghi che hanno accettato di indossare i panni degli ambassador.
Il patto che ho stretto con loro è che questo progetto non sia solo un modo per potenziare il nostro brand – da sempre powered by Dedagroup People - attraverso un piano di contentmarketing, ma che sia anche un’occasione di empowering: di espansione e diffusione delle nostre competenze digitali. Non vedo l’ora di confrontarmi con loro su temi come la scrittura per il business, i segreti dei social network, il personal branding. Tutti argomenti che saranno oggetto del nostro percorso interno, nel tentativo di non replicare modelli patinati di corporate storytelling già visti altrove ma di offrire contenuti autentici e un nostro punto di vista concreto sui grandi temi dell’IT.
Un progetto di Content Marketing Partecipato, che mescola i canali aziendali e le reti personali, coltivando un grande rispetto di queste ultime.
L’obiettivo non è l’employee engagement, anzi: la grande disponibilità di engaged employees è piuttosto il prerequisito che rende possibile il progetto, assieme alla consapevolezza che il team di marketing e comunicazione, da solo, non riuscirà mai a trasferire il grande patrimonio di conoscenza di 1600 persone, con un numero di certificazioni e competenze individuali eccellenti.
Li troverete qui su Pulse, su Twitter e sul nostro sito. Spero che questa schiera di persone capaci, determinate, disposte a mettersi in gioco saprà offrirvi spunti di discussione e di interazione allargata. Il mio team ed io vi racconteremo il dietro le quinte, perché pensiamo che condividere la nostra esperienza possa aiutarci ad affinarla ulteriormente e possa essere utile a tutti coloro che si interrogano su come innestare modalità nuove su processi tradizionali senza stravolgere l’everyday business.
I post saranno raccolti qui