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La gestione delle informazioni passa per la Blockchain

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Francesco Panzeri
Business Developer

01 August 2018
 

Non è facile orientarsi sulla Blockchain, si sentono sempre più spesso riferimenti a questa nuova tecnologia e i principali organi di informazione ne parlano in modo ricorrente. L’argomento è molto complesso, fra chi la ostacola e chi sostiene che porterà un cambiamento epocale. Proviamo a descriverlo in modo breve e semplice.

La Blockchain è una tecnologia nata insieme alle criptovalute e all’inizio è stata vista dalle Banche con sospetto. Veniva associata ad ambiti speculativi e non regolamentati dove queste nuove monete operavano con rischi elevatissimi per il sistema. In realtà la Blockchain è la tecnologia su cui esse si basano ma che offre anche molte altre opportunità. Oggi infatti le Banche hanno cambiato approccio e vanno alla ricerca delle potenzialità della Blockchain slegandole dalle criptovalute.

Cerchiamo di dare una risposta a queste domande che ci poniamo un po’ tutti.

Blockchain
 

Cos'è la Blockchain?

È un nuovo sistema per la gestione delle informazioni che garantisce l’immutabilità del dato in quanto certifica la tracciatura delle operazioni collegate alle transazioni. È basata su un database distribuito, criptato e decentralizzato ma allo stesso tempo aperto a tutti gli attori, modificabile solo con l’accordo dei partecipanti. Queste informazioni risultano quindi immutabili e gestite con precise regole di sicurezza: parliamo di database distribuiti su più computer tutti sincronizzati e connessi ad una rete, che sfruttano la potenza dei diversi computer per processare le informazioni.

 

Che cambiamenti porterà al sistema bancario e assicurativo?

Le banche più attente all’innovazione vedono nella Blockchain la possibilità di abbattere i costi sulla gestione delle transazioni evitando intermediari, garantendo allo stesso tempo sicurezza e affidabilità.

 

La Blockchain è una tecnologia che garantisce alcuni concetti: trasparenza, sicurezza, immutabilità e decentralizzazione.

 

Da sempre le banche si scambiano le informazioni e transazioni di denaro virtuale; per garantire queste transazioni sono però stati introdotti dei garanti, società accreditate che assicurano il funzionamento e il controllo dei flussi scambiati. Ora con la Blockchain non c’è più la necessità di avere un garante delle transazioni, non occorre più avere un ente centrale per gestirle: questo è il punto di forza di questa tecnologia, in quanto l’eliminazione di queste figure consente il risparmio dei costi di intermediazione.

 

Quali sono i progetti a cui stanno lavorando gli istituti italiani?

Ci sono molte opportunità di sviluppo legate a questa tecnologia. Infatti i più grandi Istituti bancari, tra cui anche le principali banche italiane, si sono attivati su progetti sperimentali, investendo notevoli risorse sia in progetti interni sia in iniziative di sistema sviluppate attraverso consorzi realizzati tra le stesse banche. Ad oggi alcuni nuovi servizi sono in dirittura di arrivo. Le banche stanno sperimentando nuove iniziative, legate ad esempio a progetti nell’area incassi e pagamenti (progetto Anticipo fatture) e alla riconciliazione dei conti reciproci tra le banche (progetto Spunta banche). In ambito assicurativo, la sperimentazione della Blockchain è spesso associato alla rilevazione dei dati su mezzi di trasporto integrati con dispositivi di Internet Of Things.

Questi progetti sono in corso e hanno lo scopo di verificare gli impatti, i costi e l’applicabilità sui processi di business. Anche noi di Dedagroup Business Solutions siamo presenti su queste iniziative, in particolare abbiamo integrato l’applicazione BankPay – Anticipo Fatture con l’obiettivo di conseguire i vantaggi derivanti alla verifica delle informazioni tra le Banche partecipanti al progetto, che in questo modo gestiscono in maniera meno rischiosa l’erogazione del credito alle imprese. La riduzione del rischio delle banche è dovuta alla condivisione delle informazioni delle fatture tra le banche che aderiranno al servizio, si evitano quindi le possibili frodi dovute alla presentazione della stessa fattura su più banche.

 

Quali sono le criticità legate a questa tecnologia?

Per quanto riguarda i fattori critici, questi sono rappresentati dalle performance ancora insufficienti per garantire l’immediatezza che contraddistingue ormai ogni attività dei nostri giorni. I tempi di elaborazione non sono ancora accettabili e devono essere risolti anche i problemi derivanti dall’occupazione di spazio (per la storicizzazione delle informazioni) e dal costo di elaborazione dei “blocchi” da parte dei diversi computer (energy-intensive). I consorzi e le società di infrastruttura tecnologica si stanno attivando per trovare una soluzione a queste problematiche ed è solo questione di tempo.