Il sistema economico italiano si è avviato lungo un cammino di rinnovamento. Tutti i processi che coinvolgono il consumo di energia saranno impattati con attività di recupero di efficienza e azzeramento dell’emissione di gas così detti “clima alteranti”. Decarbonizzare un sistema economico vuol dire decarbonizzare l’uso di energia. L’energia elettrica è il principale se non il primo vettore di energia utilizzato per alimentare i processi economici.
In questo scenario, è fondamentale considerare e monitorare aspetti cruciali. La generazione di energia tramite fotovoltaico ed eolico rappresenta uno dei metodi più efficaci per produrre elettricità con bassi impatti sul clima.
Un altro fattore determinante è la progressiva riduzione della produzione da fonti fossili, che comporta una minore inerzia nel sistema elettrico e una crescente difficoltà nella programmazione della produzione, rendendo necessario un approccio più dinamico.
Infine, i cambiamenti climatici introducono nuovi rischi: la minore disponibilità di acqua per la produzione di energia e l’aumento degli eventi estremi contribuiscono a rendere le reti elettriche più vulnerabili, con un maggiore rischio di guasti improvvisi nelle infrastrutture di trasporto e distribuzione.
Per supportare l’evoluzione del sistema elettrico in linea
con l’obiettivo sfidante di una generazione pulita, era necessaria
un’evoluzione regolatoria di pari importanza.
Evoluzione regolatoria che in
Italia è stata guidata da ARERA e che è stata
tradotta nel TIDE, Testo Integrato per il Dispacciamento Elettrico.
Entrato in vigore il 1° gennaio 2025, il TIDE ha introdotto importanti novità
che hanno avuto un impatto sull’attuale sistema elettrico.
La principale novità introdotta dal TIDE è la separazione
dei ruoli tra Balance Responsible Party (BRP) e BSP (Balancing Service Provider),
inizialmente tutti in capo al così detto utente del dispacciamento.
Il BRP è la società responsabile, nei confronti del
sistema elettrico, delle attività di compravendita di energia elettrica.
Il BSP è la società responsabile, nei confronti del
sistema elettrico, della fornitura dei servizi necessari al dispacciamento.
Aspetto molto importante introdotto dal TIDE è il concetto
di portafoglio di unità, ovvero la possibilità di gestire più risorse
distinte come se fossero una sola e più grande. In questo modo, una unità può
essere gestita contemporaneamente da un BRP diverso da un BSP.
Il TIDE pone delle basi solide per la costituzione di un
mercato dei servizi ancillari, prevedendo due categorie di servizi:
quelli globali e quelli locali.
I servizi ancillari nazionali globali sono quelli gestiti dal
Transmission System Operator (TSO), che gestisce la rete di trasporto a livello
nazionale per la movimentazione di grandi quantità di energia su grandi
distanze.
Il TIDE identifica il TSO come unico responsabile del dispacciamento
dell’energia elettrica.
Anche se in forma ancora embrionale, il TIDE
parallelamente traccia la strada per i servizi ancillari nazionali locali.
L’aggettivo locale si riferisce al fatto che il BSP vende i propri servizi ad
un Distribution System Operator (DSO) invece che al TSO.
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di una società in cui le persone sono al centro di tutto. Supporta le
aziende del settore Energy e Utilities nell’evoluzione sostenibile dei
processi e dei modelli di business lungo l’intera filiera, sia fisica che
economica, dal centro alla periferia.