La Trasformazione Digitale sta generando un “gemello digitale” della realtà fisica. Enormi quantità di dati e informazioni saranno fonte di nuova informazione e conoscenza in qualunque settore. Sarà come passare dal microscopio ottico a quello elettronico a scansione. Si avrà un nuovo livello di conoscenza dei fenomeni e dei processi, di cause ed effetti delle interazioni. E se i dati sono gli “atomi” dell’era digitale, gli algoritmi sono il motore di competitività e innovazione.
Dati e software rappresentano l’archivio e la miniera della conoscenza e competenza delle organizzazioni. La “mente digitale” dello sviluppo e della competitività, dove l’incrocio di culture, domìni e conoscenze si trasformano in vantaggio competitivo in una visione sistemica estesa di soggetti e attività.
Una visione “unificata” delle attività in cui un-bundling e re-bundling di processi interni ed esterni, catene di valore, produzione, servizio, si trasformano grazie allo strato digitale che le rappresenta e descrive.
Ci servono strumenti nuovi, che consentano l’elaborazione di moli di dati fino a qualche anno fa inimmaginabili. Ecco perché le tecniche di Intelligenza Artificiale stanno entrando in modo pervasivo in qualunque settore applicativo. Se in passato le analisi e le previsioni si facevano con strumenti statistici, oggi dobbiamo utilizzare approcci più evoluti per trattare la complessità, per identificare fenomeni e andamenti in una realtà digitale molto più eterogenea e articolata. I dati provengono da fonti diverse, sono stati generati per scopi diversi, generalmente non compatibili, ma – una volta integrati - forniscono un patrimonio da cui – grazie alle tecniche di Intelligenza Artificiale e alla potenza del Cloud – siamo oggi in grado di estrarre nuova informazione e conoscenza.
Grandissimi moli di dati, capacità di intercettare e scoprire pattern umanamente invisibili, data processing, elaborazione e previsione in tempo reale saranno elementi fondamentali della trasformazione digitale. L’evoluzione della terra di mezzo aprirà nuove conoscenze per migliorare l’operatività e semplificare e governare la complessità delle organizzazioni e degli ecosistemi.
Questo repentino cambio di paradigma è reso possibile da varie tecnologie concorrenti: iper-connettività pervasiva, iper-scalabilità del cloud, sistemi iper-distribuiti, algoritmi intelligenti in grado di apprendere dall’esperienza. Ma rispetto al passato viviamo una sempre maggiore centralità dell’utente e dell’esperienza di utilizzo, e un focus crescente sul valore erogato rispetto agli aspetti puramente tecnologici.
Le nostre community, quelli che il software lo progettano, lo scrivono e lo fanno funzionare, stanno mescolando competenze e professionalità diverse, consapevoli che, per esprimere un valore distintivo e quindi formalizzare un vantaggio competitivo nel codice, è richiesta specializzazione, specificità, apertura e integrazione.
Continua… Il prossimo capitolo sarà online a dicembre.