Anche quest’anno abbiamo partecipato all’Osservatorio Agenda
Digitale del Politecnico di Milano.
Una ricerca dedicata al grado di innovazione delle PA
italiane e al livello di attuazione dell’Agenda Digitale in tutto il Paese.
Quest’anno l’Osservatorio si è focalizzato su quattro
specifici filoni: la comprensione delle esigenze dei cittadini, l’analisi
dell’evoluzione delle modalità di acquisto pubblico di tecnologie, la
valutazione del sistema di offerta di innovazione digitale per le PA, la
misurazione del grado di attuazione dell’Agenda Digitale.
Lo scorso 5 dicembre, a Roma, sono stati presentati i
risultati di questo percorso di ricerca. Tra le evidenze più interessanti,
quelle relative al grado di maturità dei cittadini italiani a ricevere servizi
digitali dalle PA con cui questi interagiscono.
Il 45% degli intervistati afferma di desiderare l’implementazione di sistemi automatizzati con cui risolvere le proprie esigenze di servizi pubblici nel settore sanitario, per esempio.
Una evoluzione in cui anche Dedagroup Public Services crede
fermamente e su cui continua a lavorare.
Una testimonianza della bontà del nostro lavoro ci è
arrivata proprio durante la sessione conclusiva del Convegno, quella dedicata
all’assegnazione del Premio Agenda Digitale 2017.
In questa occasione abbiamo tagliato
un nuovo bellissimo traguardo: ci siamo portati a casa il Premio Agenda
Digitale come miglior progetto di attuazione dell’Agenda Digitale sul fronte
degli Enti Locali.
Il progetto premiato è il progetto di subentro del Comune di Cesena in ANPR, un progetto con cui abbiamo aiutato questo lungimirante Ente emiliano-romagnolo ad abbracciare il cambiamento innescato da AgID e dal Team per l’Italia Digitale: la creazione di una grande anagrafe nazionale unica per tutti i cittadini italiani.
Si tratta, finora, del più grande Ente in Italia a essere
subentrato in ANPR in modalità sincrona.
Questo premio è la conferma della nostra capacità di
accompagnare gli Enti nel delicato – e cruciale – percorso di attuazione
dell’Agenda Digitale.
Una conferma che ci dà ancora più slancio nell’affrontare
i nuovi progetti di subentro – che riguarderanno un totale di oltre 600.000
cittadini in tutto il Paese – cui ci dedicheremo nei primissimi mesi del 2018.