Nel corso degli ultimi venti anni, i disastri naturali causati dal cambiamento climatico sono diventati sempre più intensi e frequenti, con conseguenze sociali ed economiche enormi. Solo nel 2021, a livello globale, gli incidenti ambientali hanno comportato perdite per 343 miliardi di dollari. Se pensiamo che dei danni causati soltanto il 38% era coperto da un’assicurazione, risulta evidente che, tra tutte le sfide che deve affrontare il mondo assicurativo, quella della transizione sostenibile è probabilmente la principale.
Oltre agli impatti sociali, che sono sicuramente quelli più critici, il cambiamento climatico ha conseguenze pervasive anche sul tessuto economico e sui modelli di business. Il numero dei consumatori che ha a cuore il tema dell’ambiente, e le tematiche ESG più in generale, è in continua crescita. Le decisioni di acquisto sono sempre più spesso informate e consapevoli, ed è in aumento il numero di persone che scelgono prodotti o servizi di società che abbracciano pratiche trasparenti e sostenibili. Un fenomeno trasversale, che non riguarda più solo il mondo della produzione, ma che ora interessa anche l’ambito dei servizi, tra cui quelli finanziari e assicurativi.
La ricerca di redditività e il tema della sostenibilità sono sempre più interconnessi tra loro
Le imprese e le istituzioni finanziarie che ispirano le proprie strategie di crescita in termini di sostenibilità e che introducono chiari obiettivi ambientali e sociali nei propri piani industriali sono quelle che, in futuro, saranno in grado di raggiungere i risultati migliori e saranno meno esposte a rischi. Inserire la sostenibilità nella propria strategia di crescita, infatti, non significa soltanto cavalcare una tendenza, ma vuol dire soprattutto pensare nel lungo periodo, limitare l’esposizione alle incertezze, essere più facilmente compliant alle normative e alla loro evoluzione nel tempo.
Torniamo ai numeri riportati sopra. Questi dati ci mostrano che, tra i vari ambiti finanziari, probabilmente il settore assicurativo è quello che più di tutti è coinvolto nel far fronte al tema dei rischi fisici da cambiamento climatico. Per il comparto, infatti, l’esigenza di adattarsi ad un mercato più attento alle tematiche ESG, si somma alla necessità di fare i conti con i danni causati dai disastri naturali, da cui sempre più spesso i clienti chiedono di essere tutelati. Proprio questa situazione critica è però anche un’occasione straordinaria per le compagnie assicurative. Grazie alle enormi moli di dati a loro disposizione, queste hanno infatti la possibilità, da una parte, di realizzare prodotti e servizi che utilizzino le analisi predittive per supportare la filiera contro gli effetti del cambiamento climatico e, dall’altra, di influenzare le abitudini e i comportamenti - delle persone ma anche delle imprese - impattando positivamente sui nuovi trend di sostenibilità. Un’opportunità, quest’ultima, che non vale solo per le tematiche puramente ambientali, ma che può essere estesa a tutto l’ambito ESG.
In un’ottica di maggiore attenzione alle ricadute sociali di
soluzioni e servizi, le compagnie assicurative possono sfruttare tutto il
potere dei dati per strutturare prodotti innovativi, personalizzati e
coinvolgenti. L’utilizzo di nuove tecnologie di frontiera come i big data e
l’intelligenza artificiale, permette infatti di elaborare soluzioni che incentivino,
per esempio, i cittadini ad un utilizzo corretto e sostenibile dei beni
assicurati, o a porre maggiore attenzione alla persona, riconoscendo la
diversità di ciascun individuo. Oppure soluzioni che incoraggino le aziende ad
adottare modelli di produzione meno impattanti sull’ambiente o, ancora, che le
incentivino nell’offrire servizi di protezione ai propri dipendenti, stimolando
comportamenti più salutari e creando ambienti di lavoro più socializzanti.
Il mondo assicurativo ha quindi la possibilità di giocare un ruolo chiave nell’accelerare la transizione verso economie più sostenibili e comunità più sane e inclusive. Valorizzando il proprio ruolo sociale, le compagnie possono proporsi come partner attivi nella transizione, aiutando le aziende ad essere più green e socialmente attente e supportando i clienti nel considerare l’impatto delle proprie azioni, sia a livello ambientale che di salute.
Proprio con l’obiettivo di supportare il settore nel cogliere questa opportunità, in Dedagroup Business Solutions stiamo lavorando a modelli predittivi su cui basare la costruzione di nuovi prodotti assicurativi. Come nel caso di AIAAA – Applicazioni di Intelligenza Artificiale e Analisi Avanzata, un progetto di ricerca realizzato in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler (FBK) per la creazione di ambienti, approcci e piattaforme tecnologiche innovative che abilitano la creazione di nuovi servizi e modelli di business in ambito finanziario.
In questo contesto, stiamo sviluppando una intelligent app Wellness che, sulla base dei dati raccolti con wearable e smartphone dell’assicurato e grazie all’utilizzo di tecniche di AI e Machine Learning, è in grado di effettuare una profilatura del rischio ad personam, indurre la riduzione di comportamenti rischiosi, migliorando lo stile di vita per agire in prevenzione e favorire il benessere personale.
Con l’ausilio di tecnologie analoghe è in fase di sviluppo anche un’app capace di valutare i rischi ambientali a cui può essere sottoposta un’azienda, sulla base del suo modello produttivo, dei suoi beni e della situazione idrogeologica e meteo-climatica del territorio in cui questa è collocata. Partendo da queste informazioni, l’app è anche in grado di confrontare le coperture assicurative in essere con un metamodello di protezione per lo specifico cluster a cui l’impresa appartiene, e suggerire così le soluzioni più adatte per la gestione del rischio aziendale.
La transizione sostenibile è ormai una necessità trasversale ad ogni ambito e settore. In Dedagroup Business Solutions supportiamo i nostri clienti nel coglierne tutte le opportunità, per guidare la trasformazione e generare benefici per l’ambiente e per la società tutta.